• Portfolio
  • Exhibits
  • The other face of the skin

info progetto awards press review press release


EURUS

EURUS

Skin Eurus 02

Skin Eurus 02

Skin Eurus 03

Skin Eurus 03

Skin Eurus 04

Skin Eurus 04

Skin Eurus 05

Skin Eurus 05

Skin Eurus 06

Skin Eurus 06

Skin Eurus 07

Skin Eurus 07

Skin Eurus 08

Skin Eurus 08

Skin Eurus 09

Skin Eurus 09

Skin Eurus 10

Skin Eurus 10

Skin Eurus 11

Skin Eurus 11

Skin Eurus 12

Skin Eurus 12

Skin Eurus 13

Skin Eurus 13

Skin Eurus 14

Skin Eurus 14

Skin Eurus 15

Skin Eurus 15

Skin Eurus 16

Skin Eurus 16

Skin Eurus 17

Skin Eurus 17

Skin Eurus 18

Skin Eurus 18

Skin Eurus 19

Skin Eurus 19

Skin Eurus 20

Skin Eurus 20

Skin Eurus 21

Skin Eurus 21

Skin Eurus 22

Skin Eurus 22

Skin Eurus 23

Skin Eurus 23

Skin Eurus 24

Skin Eurus 24

Skin Eurus 25

Skin Eurus 25

Skin Eurus 26

Skin Eurus 26

Skin Eurus 27

Skin Eurus 27

BOREAS

BOREAS

Skin Boreas 02

Skin Boreas 02

Skin Boreas 03

Skin Boreas 03

Skin Boreas 04

Skin Boreas 04

Skin Boreas 05

Skin Boreas 05

Skin Boreas 06

Skin Boreas 06

Skin Boreas 07

Skin Boreas 07

Skin Boreas 08

Skin Boreas 08

Skin Boreas 09

Skin Boreas 09

Skin Boreas 10

Skin Boreas 10

Skin Boreas 11

Skin Boreas 11

Skin Boreas 12

Skin Boreas 12

Skin Boreas 13

Skin Boreas 13

Skin Boreas 14

Skin Boreas 14

Skin Boreas 15

Skin Boreas 15

Skin Boreas 16

Skin Boreas 16

Skin Boreas 17

Skin Boreas 17

Skin Boreas 18

Skin Boreas 18

Skin Boreas 19

Skin Boreas 19

Skin Boreas 20

Skin Boreas 20

Skin Boreas 21

Skin Boreas 21

Skin Boreas 22

Skin Boreas 22

Skin Boreas 23

Skin Boreas 23

Skin Boreas 24

Skin Boreas 24

Skin Boreas 25

Skin Boreas 25

Skin Boreas 26

Skin Boreas 26

Skin Boreas 27

Skin Boreas 27

Skin Boreas 28

Skin Boreas 28

ZEPHYRUS

ZEPHYRUS

Skin Zephyrus 02

Skin Zephyrus 02

Skin Zephyrus 03

Skin Zephyrus 03

Skin Zephyrus 04

Skin Zephyrus 04

Skin Zephyrus 05

Skin Zephyrus 05

Skin Zephyrus 06

Skin Zephyrus 06

Skin Zephyrus 07

Skin Zephyrus 07

Skin Zephyrus 08

Skin Zephyrus 08

Skin Zephyrus 09

Skin Zephyrus 09

Skin Zephyrus 10

Skin Zephyrus 10

Skin Zephyrus 11

Skin Zephyrus 11

Skin Zephyrus 12

Skin Zephyrus 12

Skin Zephyrus 13

Skin Zephyrus 13

Skin Zephyrus 14

Skin Zephyrus 14

Skin Zephyrus 15

Skin Zephyrus 15

Skin Zephyrus 16

Skin Zephyrus 16

Skin Zephyrus 17

Skin Zephyrus 17

Skin Zephyrus 18

Skin Zephyrus 18

Skin Zephyrus 19

Skin Zephyrus 19

Notus

Notus

Skin Notus 02

Skin Notus 02

Skin Notus 03

Skin Notus 03

Skin Notus 04

Skin Notus 04

Skin Notus 05

Skin Notus 05

Skin Notus 06

Skin Notus 06

Skin Notus 07

Skin Notus 07

Skin Notus 08

Skin Notus 08

Skin Notus 09

Skin Notus 09

Skin Notus 10

Skin Notus 10

Skin Notus 11

Skin Notus 11

Skin Notus 12

Skin Notus 12

Skin Notus 13

Skin Notus 13

Skin Notus 14

Skin Notus 14

Skin Notus 15

Skin Notus 15

Skin Notus 16

Skin Notus 16

Skin Notus 17

Skin Notus 17

Skin Notus 18

Skin Notus 18

Skin Notus 19

Skin Notus 19

Skin Notus 20

Skin Notus 20

Skin Notus 21

Skin Notus 21

Skin Notus 22

Skin Notus 22

Skin Notus 23

Skin Notus 23

Skin Notus 24

Skin Notus 24

Skin Notus 25

Skin Notus 25



info progetto

Se la Terra fosse un corpo umano, la superficie della pietra sarebbe la sua pelle con le sue rugosità, le trasparenze, i colori toccati da luci radenti o diffuse, con le sue lentissime trasformazioni. Sarebbe come una pelle eterna, a differenza della nostra, una pelle nella quale si può rintracciare la storia dell’umanità nel suo insieme. Viene voglia di sfiorarla per poi affondare nella sua limpidezza, di cercare oggetti tra le sue pieghe per riafferrare pensieri che già esistevano in noi da sempre. Per questo negativo e positivo si compenetrano, come la percezione di un dentro e di un fuori. È pietra, è materia, è la pelle della natura.

Ogni muro di pietra, di granito o di marmo ha una propria texture. Segni, colori rilievi, chiaroscuri: il mio sguardo rimane ipnotizzato a cercare simboli o figure e a immaginarne messaggi per costruire delle storie. Tutto è stato plasmato dal tempo e dai venti, strumenti di un artista in cerca della sua opera. Sono i venti che hanno ispirato le serie di questo lavoro, che è anche parte del progetto più ampio sugli elementi della natura (Mother&Land): Eurus, Boreas, Zephyrus e Notus. I nomi dei primi venti conosciuti, che vanno da Nord a Sud, da Est a Ovest del mondo. Ho fotografato ogni dettaglio e ogni immagine l’ho invertita in negativo e riflessa in orizzontale per costruire un dittico “intero” formando nuovi simboli e nuove figure. Il negativo e positivo insieme riassumono il concetto del punto di vista che ho adottato nei lavori sull’ambiente: da un lato il presente, dall’altro un futuro che rispecchia un pianeta che non esiste più. La pietra è viva, ci parla, ci avvolge, ci aiuta e sono fermamente convinta che noi dobbiamo fare altrettanto, dobbiamo proteggerla e lei proteggere la nostra vita. Il mio lavoro artistico è ancora una volta permeato dal mio fil rouge tra vita e arte: un mondo migliore è possibile. Ho sempre fotografato ogni pietra in cui si sono soffermati i miei occhi, e le immagini vengo da tempi lontani e da luoghi lontani: analogico e digitale, negativo e positivo.

Nel costruire questo lavoro non sono stati i miei maestri fotografi o pittori ad ispirarmi, almeno in maniera evidente, sono state invece brani e poesie, di autori a me cari e noti ma anche poesie che ho scritto negli anni. La parola, i sentimenti, i valori tradotti in immagini. Ogni volta ho accarezzato e guardato la terra come fosse un essere umano...

Eurus, il vento dell’Est che porta l’autunno, vede il prevalere di colori tenui, di cieli più cupi e di foglie che appassiscono fino a scomparire. Anche qui le immagini sono state scattate in Cile, Repubblica Dominicana e Portogallo.
Boreas
, il vento del Nord che porta l’inverno, le cui immagini sono state scattate in Cile e in Portogallo, ha delle note sul verde e sul rosa che richiamano la fine dell’autunno e lo sbiadimento dei colori.
Zephyrus, il vento dell’Ovest che porta la primavera, le cui immagini provengono prevalentemente dalla Spagna, è richiamato dal blu del cielo terso e dal giallo del sole che si risveglia.

Notus, il vento del Sud che porta l’estate, cui la maggior parte delle fotografie è stata scattata in Egitto, altre in Iran e in Grecia, è un turbinio di colori, come se le pareti colorate del Sinai si fossero lanciate verso il Nord del mondo per portare l’energia del sole.

premi

IPA  2010 Honorable Mention Category Fine Art
PX3 Official Selection Prix de la Photographie 2011 Category Fine Art/Abstract

press review

agenziaradicale.com testo di Giovanni Lauricella

press release

lineadiretta24.it