info progetto
Caldo, freddo, caldo.
Freddo, caldo, freddo...
Piccole mani immerse in cavità cristalline.
Freddo, tanto freddo. Fa salire un calore che brucia.
Occhi tesi ad ascoltare la percezione che si insinua.
Immagini bianche e sensazioni rosse volteggiano in cerca di un luogo dove incontrarsi.
E man mano appaiono fotogrammi di fuoco.
Ho scavato nella memoria della mia esperienzaper ritrovare l'odore della pellicola, il colore del negativo.
È l’inizio di una ricerca attraverso la concezione opposta della realtà. Ho utilizzato infatti il negativo come punto di vista per trasmettere calore attraverso il ghiaccio: le crepe dei ghiacciai diventano crepe di vulcano, le distese d’acqua diventano terre incandescenti. Lo scioglimento contiene già in sé il concetto di calore ed è per questo che quando guardiamo le cose sempre dalla stessa visuale, abituiamo i nostri occhi e i nostri pensieri alla rassegnazione e non alla riflessione e allo sviluppo della fantasia e della creatività che potrebbero essere necessari alle cose stesse. Anche solo la loro comprensione. L'inversione fotografica da positivo a negativo non cambia lo stato delle cose: l’acqua rimane acqua ed il ghiaccio pure. In queste immagini non c’è una soluzione al problema ambientale, ma la relazione tra l’esperienza quotidiana con l’elemento fondamentale, l’acqua, e il concetto del cambiamento attraverso la sua trasformazione affinché il percorso dei nostri pensieri crei l’energia necessaria all’umanità intera per fare ognuno un piccolo sforzo ed essere partecipi nel supporto alle soluzioni scientifiche.
premi
2010 - 1° premio "Terra, acqua, fuoco, aria" (insieme a Shinebergs) Castello di Capalbio (GR)
2009 - Pubblicato nel catalogo del London International Creative Competition (LICC) per il premio Shortlist
2009 - 2° premio al PX3 Prix de la Photographie de Paris People's Choice
2008 - insieme a "Fireberg the beginning" ha vinto la pubblicazione del libro per il Premio PhotoBook HP Indigo a Milano
IPA 2008 Honorable Mention Category Fine Art/Landscape, Nature/Other e Deeper Perspective
press review
Testo critico di Francesca Pietracci
Testo critico di Laura Turco Liveri