info progetto
Un'aria dolce e allo stesso tempo intensa: Buenos Aires. Ci vivo e ci lavoro, quando non sono a Roma, e mi lascio trascinare dal traffico e dai rumori assordanti dei suoi vecchi autobus, ma soprattutto mi lascio sollevare dall'energia e dalla sensibilità della sua gente. Murales, cartelloni, scritte, testimonianze e proteste, vecchie e nuove, messaggi d'amore, arte vissuta nel quotidiano, tra gallerie e luoghi aperti dove artisti e non si esprimono e vengono chiamati a esprimersi. Segni del tempo che significano vivere, e per alcune cose rivivere, sensazioni, flussi, di ieri e di oggi, dell'atmosfera di questa città. Malinconia e desiderio si intrecciano continuamente lasciando il posto l’una all’altro. Per questo non si è mai soli a Buenos Aires: c'è sempre una parola, una situazione, una persona che ti sorride, ti chiede scusa o ti dice grazie, ti apre una porta. Anche tra molte difficoltà, la curiosità e la solidarietà accompagnano con un abbraccio la moneta che hai dato a chi ti ha teso la mano. Qui è ancora vivo l’essere umano e in questo senso il tempo sembra non essere mai passato: è qui che mi ritrovo, con la mia vita, con i miei ritmi. L'aria è dolce a Buenos Aires ed è questo che voglio raccontare.press review
Testo critico di Massimo Scaringella