info progetto
La realtà non è mai come la si vede: la verità è soprattutto immaginazione. (René Magritte) Il dadaismo era un momento distruttivo dell'estetica accademica, seguito da un momento costruttivo per una nuova concezione dell'arte. (Man Ray) I sogni non vogliono farvi dormire, al contrario, vogliono svegliare. (René Magritte)“ Registrare i miei sogni non è mai stato il mio scopo, solo la determinazione di realizzarli. (Man Ray) Il mondo è così totalmente e meravigliosamente privo di senso che riuscire ad essere felici non è fortuna: è arte allo stato puro. (René Magritte) Di sicuro, ci sarà sempre chi guarderà solo la tecnica e si chiederà "come", mentre altri di natura più curiosa si chiederanno "perché". (Man Ray) Le immagini vanno viste quali sono, amo le immagini il cui significato è sconosciuto poiché il significato della mente stessa è sconosciuto. (René Magritte)
Magritte Man Ray Dadaismo Surrealismo Metafisica Cubismo
Quando il direttore del Lu.C.C.A. mi chiese di pensare e fotografare una performance che rappresentasse l’imminente apertura del museo mi sono letteralmente “aggrappata” a tutto ciò che conoscevo, sentivo e vivevo dentro di me. Era una esperienza assolutamente nuova per me perché, al contrario di come lavoro, ovvero seguendo il mio istinto, la mia curiosità per poi riconoscermi negli scatti, dovevo conoscermi prima di scattare. Avendo come unico elemento di base la “mela”, logo del museo, elemento sul quale è difficile fare qualcosa di nuovo, ho tirato fuori tutto quanto riguardasse la mela e l’ho distrutto. Ho dovuto farlo per poter scendere a un livello ancora più profondo di me stessa. Diceva Man Ray: “Di sicuro, ci sarà sempre chi guarderà solo la tecnica e si chiederà "come", mentre altri di natura più curiosa si chiederanno "perché".” Mai avrei potuto immaginare che il mio lavoro fosse concomitante con la mostra del grande fotografo, il mio maestro della camera oscura. Nella comunicazione epistolare con il direttore del museo scrivevo: bisogna porsi la domanda fondamentale quando si pensa a qualcosa: a cosa serve? Cosa voglio dire? Quale messaggio arriva? Era fondamentale porsi le domande giuste per prendere per mano gli abitanti di Lucca e portarli a chiedersi “cosa succederà?”. Per questo aggiunsi all’elemento mela il concetto di “arte contemporanea”. Non perché mi semplificasse qualcosa, al contrario, ma perché questo era l’obiettivo da raggiungere: il nuovo museo (mela) di arte contemporanea. Ovvero Magritte, che, guarda caso, è in assoluto il mio punto di riferimento per la mia vita, artistica e non. E così, su richiesta, mi sono sfidata e ho portato 20 ragazze vestite di rosso da via Fillungo a piazza san Michele. Non le avevo mai viste prima. E nemmeno loro me! In poco più di un’ora ho raccontato loro quello che avevo elaborato in un mese, ma soprattutto ho cercato di passargli più emozioni possibili. Cosa potevano aspettarsi 20 ragazze da me che dovevo fotografare una storia attraverso loro? Che le rassicurassi soprattutto. Ed è ciò che ho fatto: “per prima cosa siate voi stesse e divertitevi, al resto ci penso io”. Parole magiche che hanno sciolto una tensione che attraversava anche me.
premi
PX3 Prix de la Photographie 2010 Honorable Mention Category Adevertising/Other
IPA 2010 Honorable Mention Category Advertising
press review
La Nazione Lucca 2009
eARS.it 2009
Una foto del progetto è stata utilizzata nel n. 1/2009 del magazine La Freccia, il mensile delle Ferrovie dello Stato, per l'apertura dell'articolo sul Lucca Digital PhotoFest.
press release
Lucca digital photo festival
mpNEWS.itpNEWS.it